Monte Pola e Monte Magno


Foto di copertina

Informazioni

Data: 17 maggio 2022
Altezza Massima: 1741 m
Dislivello: 1120 m
Lunghezza: 15.5 km
Chilometri sforzo: 30.4 kmsf
Durata: 6 ore e 30 minuti

Difficoltà

Scala escursionistica CAS Da Vezio fino a Tossighera, a quota 1380 metri.
Scala escursionistica CAS Da Tossighera fino al Monte Pola e al Monte Magno.
Scala escursionistica CAS Dal Monte Magno fino ai prati sopra Fescoggia, a quota 983 metri.
Scala escursionistica CAS Dai prati sopra Fescoggia fino a Vezio.

Commento

Oggi mi dirigo nel Malcantone per salire sul Monte Pola e sul Monte Magno, due cime poste lungo la traversata Monte Tamaro - Monte Lema.
Per prima cosa mi dirigo a Vezio da dove comincerò a camminare lungo la strada che porta a Mugena. Poco prima del ponte che attraversa la Magliasina, giro a sinistra e comincio a salire verso l'Alpe di Coransù. Verso quota 800 metri raggiungo un antico edificio chiamato Grà, che un tempo serviva per far seccare le castagne grazie al calore e al fumo prodotti da un fuoco.
Raggiunta l'alpe, proseguo fino a Tossighera dove la strada si trasforma in sentiero. Continuando a salire arrivo all'Alpe Agario e subito dopo al passo dove è presente un piccolo rifugio in cui è possibile comprare delle bibite o qualcosa da mangiare. Anche qui, come al Monte Bar, sono presenti numerose piante di mirtilli diventate rosse a causa della siccità. A questo punto, seguendo la cresta che sale verso nord, in poco tempo raggiungo il Monte Pola.
Dopo una pausa, ridiscendo di nuovo al Passo d'Agario e mi dirigo verso il Monte Magno, la mia prossima meta. Decido però di non salirlo da nord perché il pendio è pieno di cespugli di rododendri e proseguo quindi lungo il sentiero che porta al Monte Lema. Arrivato sul lato est del Monte Magno, noto che il versante è molto più pulito e lo risalgo quindi fino in cima. La discesa la effettuo poi dal lato sud, anch'esso abbastanza pulito, fino a ritornare sul sentiero ufficiale. Dopo 200 metri però lo abbandono di nuovo per salire su un ultima cima, il Monte Magino. Ritornato sul sentiero, riparto verso il Mottone per poi cominciare la discesa verso l'Alpe di Mageno. Evito di passare dall'alpe, per non perdere quota inutilmente, e proseguo fino al Monte Torri. Dopo aver oltrepassato la cima, continuo a scendere verso Fescoggia ed arrivo in una zona dove un tempo si estraeva il ferro dal terreno. Sono infatti presenti i resti di alcune miniere in cui è possibile anche entrare per alcune decine di metri. Bisogna però ricordarsi di portare una torcia. Le due più importanti si trovano lungo il sentiero verso quota 1224 metri e verso quota 1205 metri. Proseguendo nella discesa, verso quota 1090 metri, si incontrano anche i resti di un altoforno che un tempo serviva per separare il ferro dal resto del materiale che poi veniva scartato.
Continuando a scendere arrivo infine a Fescoggia e seguendo la strada ritorno a Vezio.
Per quanto riguarda l'acqua, salendo verso il Passo d'Agario ci sono alcune fontane. Le ultime si trovano a Tossighera e all'Alpe Agario. In seguito non c'è più niente fino ai prati sopra Fescoggia e poi nel nucleo del paese stesso.


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La Grà di Vezio

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