Dall'Alpe di Mageno fino al Poncione di Breno (con brevi passaggi T2+ sulla cresta intorno alla quota dei 1600 metri).
Dal Poncione di Breno a Breno (T1 l'ultimo tratto su strada).
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La gita di oggi ha come obiettivo il Poncione di Breno, montagna posta poco più a nord del più conosciuto Monte Lema.
Raggiunto il paese di Breno, comincio a salire verso nord lungo la strada sterrata che sale al Piano di Lut. Questo primo tratto si svolge lungo il percorso didattico chiamato "sentiero del castagno" che prosegue poi fino ad Arosio. Io invece, dopo aver attraversato la selva castanile, proseguo verso l'Alpe di Mageno. Raggiunta l'alpe, la strada finisce e si prosegue lungo il sentiero che, seguendo la cresta, sale verso la cima chiamata Zottone. Raggiunta la quota dei 1525 metri, il sentiero si divide in due. Quello che gira a sinistra è in parte scomparso. Preferisco quindi seguire il sentiero di destra che in breve tempo mi porta sulla cresta tra il Malcantone e la Val Veddasca.
A questo punto, siccome volevo salire anche sullo Zottone, comincio ad inerpicarmi tra i rododendri fino a giungere sulla cima. Sono poi sceso dall'altro lato accorgendomi che da quella parte i cespugli non ci sono e la salita sarebbe stata più facile.
Tornato sul sentiero, ho proseguito verso sud-ovest fino a raggiungere il Poncione di Breno. Dalla sua cima il panorama è stupendo e il Monte Lema, nonostante sia una montagna più famosa, resta più in basso.
Per il ritorno ho deciso di seguire il sentiero che passa dalla Forcola d'Arasio, con una breve puntatina sul Piano del Poncione, giusto per poter dire di esserci stato. Dalla forcola ho poi girato verso l'Alpe Tramboschino e, dopo una lunga discesa, sono tornato a Breno e ai suoi bei prati.
Per quanto riguarda l'acqua, ci sono diverse fontane salendo verso l'Alpe di Mageno e al ritorno ce n'è ancora una alla Forcola d'Arasio. In seguito non c'è più niente fino ad arrivare al ponte a quota 819 metri, dove se ne trova ancora una.
Automatic translation in english
Today's excursion has as its objective the Poncione di Breno, a mountain located just north of the better known Monte Lema.
After reaching the village of Breno, I start to climb northwards along the dirt road that goes up to the Piano di Lut. This first stretch is along the didactic path called "sentiero del castagno" (chestnut path), which then continues to Arosio. I, on the other hand, after crossing the chestnut forest, continue towards the Alpe di Mageno. When I reach the alpe, the road ends and I continue along the path that, following the crest, climbs towards the peak called Zottone. At 1525 metres, the path splits into two. The one that turns left has partly disappeared. I therefore prefer to follow the right-hand path, which soon takes me to the ridge between Malcantone and Val Veddasca.
At this point, since I also wanted to climb the Zottone, I started to climb among the rhododendrons until I reached the summit. I then descended on the other side, realising that on that side there were no bushes and the climb would have been easier.
Back on the path, I continued south-west until I reached Poncione di Breno. From its summit the view is stupendous and Monte Lema, despite being a more famous mountain, remains further down.
On the way back, I decided to follow the path that passes by Forcola d'Arasio, with a short detour to Piano del Poncione, just to be able to say that I was there. From Forcola I then turned towards Alpe Tramboschino and, after a long descent, I returned to Breno and its beautiful meadows.
As far as water is concerned, there are several fountains on the way up to the Alpe di Mageno and on the way back there is one more at the Forcola d'Arasio. After that, there is no more until you reach the bridge at an altitude of 819 metres, where there is still one.
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